Bar chiuso per “paura”. Uno dei locali storici del quartiere Lido, punto di riferimento da decenni per il classico cappuccino e cornetto dopo la discoteca, ha scelto di non restare più aperto la notte per timore di nuove violenze e aggressioni. E' quanto emerge dall'ordinanza con cui il gip Giuseppe De Salvatore ha disposto la custodia in carcere per Cosimo Berlingiere, Tonino Bevilacqua e Domenico Amato, mentre i domiciliari per Antonio Pio Berlingieri. I quattro rom sono accusati di estorsione, lesioni personali e danneggiamento. Reati aggravati dal metodo mafioso. I fatti contestati risalgono alla notte del 30 gennaio scorso, i quattro dopo aver bevuto all'interno del locale alla richiesta del titolare di saldare il conto avrebbero aggredito gestore e dipendenti.
Deve far riflettere che nessuno tra le persone aggredite e gli avventori del bar ha chiamato le forze dell'ordine. Nessuna delle vittime ha inteso sporgere denuncia. Addirittura quanto accaduto ha costretto il titolare a ridurre l'orario di lavoro. Lui stesso agli inquirenti ha spiegato che la mancata apertura notturna gli costa circa 2.300 euro a settimana di mancati incassi. Una somma importante per un'attività in un momento di gravi crisi economica come quello che stiamo attraversando, ma per l'imprenditore non ci sarebbero state alternative.
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