Sì alla possibilità di discutere con Eni sul futuro delle discariche a mare di Farina Trappeto ed Armeria, no alla realizzazione di un impianto di smaltimento di Giammiglione. Questa è la posizione del sindaco Vincenzo Voce sul futuro della bonifica dell’ex area industriale di Crotone. Dopo le polemiche sollevate nei giorni scorsi dall’opposizione in Consiglio comunale, circa la presunta immobilità dell’amministrazione nella vicenda della bonifica di Eni Rewind, il primo cittadino ha voluto convocare la stampa per chiarire qual è il lavoro che si sta facendo per dare alla città una “vera” bonifica. Quello che Voce continua a sostenere da prima di diventare sindaco, e che ha ribadito anche ieri mattina, è che i veri veleni che minacciano la salute dei crotonesi non sarebbero contenuti tanto nelle due discariche che si trovano a ridosso della riva del mare e che contengono gli scarti delle lavorazioni chimica, ma nella zona “ex impianti” dove la produzione chimica avveniva e dove, sempre a detta del sindaco, esistono delle falde acquifere inquinate. L’attuale progetto approvato dal Ministero per l’ambiente (oggi della Transizione ecologica) prevede per quell’area la messa in sicurezza permanente, mentre per le discariche fronte mare la totale rimozione, con lo smaltimento dei rifiuti fuori regione; cosa quest’ultima che Eni vorrebbe a tutti i costi evitare, soprattutto per i costi esorbitanti che l’operazione avrebbe.
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