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Vibo, ospedale Jazzolino ormai al collasso ma la Conferenza dei sindaci è in attesa

Nessuna convocazione dopo le denunce dei medici sullo stato della sanità vibonese. Limardo: «Mi fido di Occhiuto». Mammoliti e Lo Schiavo incalzano

L'ospedale Jazzolino di Vibo Valentia

Il centro nevralgico della sanità vibonese, l’ospedale Jazzolino, arranca tra le sue tante difficoltà, storture e contraddizioni. Da settimane, poi, è la cronaca che ne riporta le tante problematicità che quotidianamente si manifestano tra le sue mura, dentro ogni reparto, a partire dal Pronto soccorso. E proprio nel corso di queste settimane, ci si sarebbe aspettati una convocazione d’urgenza della Conferenza dei sindaci, che è proprio l’organismo rappresentativo con funzioni di indirizzo e controllo sull'attività socio-sanitaria. Non fosse altro, che proprio il primo cittadino del capoluogo vibonese, Maria Limardo, è alla guida di questo organismo. Evidentemente, però, la fiducia riposta da quest’ultima nel presidente della Regione, Roberto Occhiuto, nel commissario straordinario dell’Asp, Giuseppe Giuliano, e nel presidente della Commissione regionale alla Sanità, Michele Comito, sembrerebbe bastare.
Un vero e proprio atto di fede, di attesa, che il tutto si compia. Che tutto si risolva così come promesso e sostenuto dalla “trinità azzurra”, che ora si ritrova tra i gangli della sanità regionale e locale. «Confido nell’opera del presidente Occhiuto – ha dichiarato il sindaco Maria Limardo – e sono fiduciosa. Ho una linea diretta con Michele Comito, il commissario Giuseppe Giuliano ed il presidente Roberto Occhiuto, con i quali condivido la stessa visione. Abbiamo, come amministrazione, i fari accesi sullo Jazzolino, ed in generale sul sistema sanitario locale, che presentano criticità in quantità industriali. Problemi di natura sia logistica e strutturale, sia di personale. Ma credo che per risolverli l’unico modo sia la costruzione del nuovo ospedale, opera che può rispondere alle esigenze del territorio. Lo Jazzolino è inadeguato, ed intervenire non è cosa facile».

 

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