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Comune Catanzaro, caos sull’Iva: fissata l’udienza

Il 24 novembre la Commissione tributaria discuterà del caso che mette a rischio le casse comunali

Il Comune di Catanzaro

Il 24 novembre è una data da segnare sul calendario. Davanti alla Commissione tributaria infatti si deciderà buona parte della futura stabilità economica dell’amministrazione comunale. Dieci milioni di euro, è questo il macigno che pesa sul futuro di Palazzo De Nobili. Una massa debitoria che il Comune avrebbe accumulato sbagliando il calcolo dei tributi da versare all’erario. L’Agenzia delle Entrate infatti nel 2021 ha notificato 3 avvisi di accertamento Irap (per gli anni 2013, 2014 e 2015) e 4 avvisi di accertamento Iva (2012, 2013, 2014 e 2015) e nel 2022 una cartella di pagamento Iva riferibile al 2016, per l’importo complessivo di 9.771.136,95 euro. Ora il futuro del Comune è appeso al ricorso presentato alla Commissione tributaria provinciale che ha fissato l’udienza proprio per il 24 novembre.
Per comprendere le ragioni di questo incredibile debito bisogna ritornare al 2012. È il 25 luglio quando la Giunta del sindaco Sergio Abramo approva un atto di indirizzo per procedere al controllo ed alla verifica normativa e gestionale sulla tenuta della contabilità Iva e Irap mista su attività commerciali retroattivamente per anni recuperabili non soggetti a prescrizione. Dapprima il settore Bilancio si è concentrato sull’Irap, poi nel 2017 è stato approvato l’atto di indirizzo relativo al “Progetto di risparmio fiscale mediante controllo e verifica normativa e gestionale sulla tenuta della contabilità Iva”.

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