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Il caos pontili a Catanzaro, diportisti e operatori sollecitano una veloce riapertura

Da due anni e mezzo le attività al porto di Lido sono ancora bloccate

Chiedono chiarezza e, soprattutto, chiedono velocità. Di tempo, in effetti, operatori e diportisti ne hanno visto passare fin troppo da quando, ormai due anni e mezzo fa, la struttura portuale è divenuta inagibile per via del sequestro dei pontili e tutto quello che ne è poi conseguito in termini di burocrazia, tra gare deserte e iter di assegnazione lunghissimi. A farsi loro portavoce è, come sempre, l’associazione Amici del porto di Catanzaro, guidata dal presidente Tonino Russo.
In una stringata ma dura missiva indicano le loro richieste, che sono quelle che vanno ormai avanzando da mesi, paventando anche possibili clamorose proteste in assenza di risposte ma, soprattutto, di azioni concrete volte a rendere nuovamente fruibile il porto con l’installazione dei pontili galleggianti. L’assegnazione dei due lotti è stata del resto già fatta a maggio scorso, alla ditta crotonese Carmar srl, ma da allora si è in attesa del via libera alla concessione, pronta sul tavolo del Comune ma in attesa del parere dell’Anticorruzione che dovrà sbrogliare il nodo della parentela tra il procuratore della società crotonese e un dirigente di Palazzo De Nobili.

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