Sono una ventina gli operatori impegnati nelle strutture della Caritas diocesana di cui è direttore don Fabio Stanizzo. Ad affiancarli anche tantissimi volontari tra esponenti di associazioni, consacrati, religiosi e altri ancora. Un vero “esercito della solidarietà” che si divide tra la mensa, la lavanderia solidale, il centro interculturale Insieme e il centro d’ascolto “San Pancrazio”, le Querce di Mamre, Casa Betania, l’Ostello della carità e il centro sportivo “San Luigi Gonzaga”. E, ancora, dal gennaio scorso, per due volte a settimana, all’interno del centro d’ascolto è attivo lo “Spazio Rosa” in collaborazione con il “Centro d'ascolto antiviolenza Calabria ODV. Un servizio rivolto alle donne vittime di violenza. Tante realtà diverse che si compenetrano fra di loro e che hanno un unico denominatore comune: la corresponsabilità. «Gli operatori lavorano non “per” ma “con” le persone sole e disagiate – tiene a evidenziare don Stanizzo - stare con i poveri implica il coinvolgimento umano e relazionale. Non offriamo solo servizi ma ci prendiamo carico delle persone. Insieme condividiamo tempo, spazio e opportunità per cercare di soddisfare i loro bisogni, di far superare il disagio che vivono». Il direttore della Caritas lametina conferma, inoltre, le conseguenze devastanti della pandemia e della guerra in corso tra Russia e Ucraina «che hanno generato nuove povertà. È cresciuta la solitudine soprattutto degli anziani; la povertà spirituale amplifica quella materiale. Ogni giorno incontriamo persone che hanno bisogno, prima di tutto, di essere ascoltate». Un bisogno che cresce e che viene confermato dai dati: da gennaio 2022 a ottobre di quest’anno, il Centro d’ascolto diocesano ha accolto 345 persone di cui 150 italiani e 193 stranieri.
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