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Crotone: 18enne ucciso, la Cassazione conferma l'ergastolo per il killer di Parretta

La Corte di Cassazione ha confermato la condanna all’ergastolo per il 60enne Salvatore Gerace, accusato di aver ucciso Giuseppe Parretta, il 18enne freddato a colpi di pistola il 13 gennaio 2018 nella sede di «Libere Donne» a Crotone, l’associazione a tutela della donna presieduta da Caterina Villirillo, mamma del ragazzo. La Suprema Corte ieri sera ha confermato la sentenza d’appello che aveva già condannato l’uomo all’ergastolo. «Sono felice - ha detto la mamma del giovane all’AGI - questa sentenza non mi restituirà la vita di mio figlio, ma adesso lui riposa in pace. Era giusto avere questa riconferma, perchè la giustizia deve trionfare sempre e dare pace alle vittime di reato e ai propri familiari».

Il sindaco di Crotone: "Si chiude una pagina, non si spegnerà il ricordo"

La sentenza della Cassazione che conferma l’ergastolo per il responsabile del delitto di Giuseppe Parretta sicuramente non lenisce il dolore di una madre, di una famiglia, di una intera comunità ma è comunque un segnale forte di giustizia e di legalità. Nonostante gli anni che sono passati il ricordo di Giuseppe è sempre vivo nei cuori dei crotonesi attraverso l’impegno della mamma e della famiglia, degli amici, di tutti coloro che lo hanno conosciuto e voluto bene, ai quali rinnoviamo la vicinanza di tutta la comunità cittadina.

L’amministrazione ha seguito, quale parte civile costituita con il patrocinio dell’avvocato Mario Nigro, questa fase giudiziaria che ha portato anche al rigetto del ricorso difensivo nei confronti dell’Ente con la condanna al pagamento delle spese legali da parte dell’imputato. Non conta tanto questa ulteriore sentenza quanto il fatto che ritenevamo doveroso essere accanto ad una madre che ha visto uccidere sotto i suoi occhi il proprio figlio. Si chiude con la sentenza della Cassazione una pagina giudiziaria, non si spegnerà mai il ricordo di Giuseppe nei cuori dei crotonesi.

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