Ospedale “Giovanni Paolo II”: il mammografo è rotto, di conseguenza gli screening oncologici riguardanti la mammella sono momentaneamente sospesi. Potremmo chiamarla “cronaca di ordinario sconforto” in una struttura ospedaliera dove ogni giorno si registrano disagi e disservizi di ogni genere. La campagna di prevenzione sulle malattie oncologiche e l’effettuazione dei relativi screening avevano subito una brusca battuta d’arresto con l’avvento della pandemia. L’emergenza sanitaria ha infatti imposto la chiusura degli ambulatori ospedalieri e tutti i programmati sono rimasti in stand by. Da poco tempo l’attività era ripresa in modo spedito, un segnale positivo accolto favorevolmente da molti che per due anni hanno “trascurato” cure mediche e attività di prevenzione. Inoltre il Centro screening dei tumori, facente parte dell’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro, aveva spedito a casa le lettere per invitare l’utenza ad eseguire gli screening che hanno una notevole rilevanza nell’azione di prevenzione e di diagnosi precoce delle patologie tumorali.
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