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Crotone, bonifica dello stabilimento ex Sasol. La competenza passa al Comune

La Conferenza dei servizi ha preso atto di due sentenze del Tar. La riqualificazione grazie ai fondi (1,2 mln) stanziati dal Ministero. Previste novità rispetto ai lavori inizialmente programmati nel 2018

L’ingresso degli impianti ex Sasol di Crotone

Passa nelle mani del Comune di Crotone il procedimento della bonifica delle acque di falda dello stabilimento dismesso “Kroton Gres Industrie Ceramiche srl-ex Sasol”, ricompreso nel Sito di interesse nazionale di Crotone-Cassano-Cerchiara. Nella prima riunione della Conferenza dei servizi istruttoria è stato preso atto delle due sentenze con le quali, lo scorso luglio, il Tar di Catanzaro ha esonerato sia la “Sasol Italy” che la curatela fallimentare della “Kroton Gres 2000 Industrie Ceramiche S.r.l” dall’obbligo di risanare l’area dell’ex stabilimento (estesa 13,438 ettari e adiacente all’ex zona industriale), perché entrambe non responsabili dell’inquinamento.
I giudici amministrativi, infatti, hanno annullato l’ordinanza della Provincia di Crotone che, il 13 marzo 2017, impose alla “Sasol Italy" e all'ex “Kroton Gres”, in qualità di ultime proprietarie della fabbrica, di attivare «gli interventi di messa in sicurezza permanente, bonifica dei suoli e ripristino ambientale e delle acque di falda, basati rispettivamente sul confinamento fisico delle aree di proprietà e sull’ultimazione di una barriera idraulica per la messa in sicurezza della falda – area stabilimento ex Sasol Sin di Crotone».

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