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Maltempo nel Vibonese, si fa la conta da danni: 30 milioni di euro

I sindaci della Costa degli Dei pronti a chiedere lo stato di calamità. Pizzo ha già anticipato tutti deliberando la richiesta. Comuni e Protezione civile avviano i sopralluoghi nelle zone colpite dalle mareggiate

L’emergenza maltempo continua su tutto il territorio provinciale. Non c’è angolo di territorio costiero o montano che non siano stati “bombardati” dalla violenza del mare, del vento e della pioggia. Danni per svariati milioni di euro. Secondo i tecnici della Protezione civile regionale quanto si è verificato nella notte tra martedì e mercoledì scorsi sul territorio vibonese ha un solo precedente: l’alluvione del 6 luglio del 2006 che ha colpito duramente le frazioni di Vibo Marina, Bivona, Portosalvo, Longobardi e San Pietro. Anche in quell’occasione i danni sono stati ingenti. Da una stima fatta dalla Regione ammontavano a circa 100 milioni di euro.
Anche in quest’occasione (da una prima frettolosa stima ancora tutta da verificare), i danni superano i circa 30 milioni di euro. I danneggiamenti maggiori si sono registrati nel settore turistico-alberghiero. Numerosi sono stati gli stabilimenti balneari andati completamente distrutti. Duramente colpita anche la rete viaria provinciale dove si sono registrati smottamenti di terreno, cedimenti dell’asfalto e apertura di piccole voragini. Colpite dalle forti mareggiate anche numerose abitazioni del litorale che sono state allagate. Molti residenti di via Amerigo Vespucci (Vibo Marina), Briatico, Zambrone, Parghelia e Tropea oltre alla casa allagata si sono trovati con gli arredi distrutti.

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