Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Lamezia, aiuti Covid: dissequestrati i beni a società raggiunta da interdittiva

Era contestato il reato di indebita percezione di erogazioni pubbliche

Indebita percezione di erogazioni pubbliche. Questa la contestazione mossa nei confronti di una società lametina, raggiunta il 25 ottobre scorso da un provvedimento di sequestro preventivo emesso dal Gip del Tribunale, con il quale è stato apposto il vincolo su 13mila euro. Somme che però sono state dissequestrare dal Tribunale del Riesame di Catanzaro, per una «errata» applicazione della normativa antimafia e del Decreto rilancio-Auto Covid.
In particolare, il Tribunale del Riesame (Sara Merlini presidente, Mariarosaria Migliarino giudice, Sara Mazzotta giudice estensore), riunito in camera di consiglio, ha deciso sull'istanza di riesame presentata dal difensore della società, l’avvocato Massimiliano Carnovale, accogliendo il gravame e disponendo il dissequestro di quanto sottoposto a vincolo. Nell'impostazione accusatoria vedeva imputato R.M., legale rappresentante della società, per avere presentato il 2 luglio 2020 all'Agenzia delle Entrate, un’istanza per il riconoscimento di contributo a fondo perduto, facendo riferimento all'articolo 25 del decreto legge 34/2020, il cosiddetto Decreto rilancio, omettendo di dichiarare, per come invece previsto dal comma 9 dell’articolo 25, di non trovarsi nelle condizioni ostative riferite all'articolo 67 del decreto legislativo numero 159/2011, essendo stata invece la società da lui rappresentata, destinataria di interdittiva antimafia disposta con decreto del Prefetto di Catanzaro n. 9908 in data 29 gennaio 2018.

Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro

Caricamento commenti

Commenta la notizia