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Crotone, dalla protesta alla stabilizzazione.18 assunzioni in Akrea

Dalla protesta alla stabilizzazione in Akrea. Questa mattina i 18 lavoratori ex Akros (azienda fallita nel 2016) hanno firmato i contratti di assunzione a tempo indeterminato nella partecipata del Comune di Crotone. La loro mansione sarà quella di operatori ecologici. Si chiude così una fase, iniziata nel 2016, quando nella società pubblica addetta alla raccolta dei rifiuti urbani transitarono i primi 28 dipendenti ex Akros, su una platea di 62, in seguito all’accordo sindacale siglato con l’amministrazione comunale di allora.

La restante parte, invece, sarebbe dovuta transitare in Akrea con gli incrementi, e quindi con i risparmi, derivanti dalla crescita della raccolta differenziata (che oggi si aggira al 23 per cento). Ma quell’intesa, fino ad oggi, non trovò mai seguito a causa dei bassi livelli di differenziata fatti registrare dalla partecipata. Ma nei mesi scorsi, è intervenuta una sentenza della Corte d’Appello civile di Catanzaro che, nel dare ragione ad un lavoratore ex Akros, ha giudicato valido l’accordo sindacale del 2016. «Il diritto di tutti gli ex dipendenti della società Akros di essere assunti dalla società Akrea», la valutazione del giudice, è «sorto all’atto e per effetto della stipulazione dell’accordo collettivo» di sei anni fa. «A partire da quella data», viene ribadito nella sentenza, la società «deve considerarsi obbligata nei termini e nei modi stabiliti nell’accordo». Da qui il via libera alla stabilizzazione dei 18 ex Akros, che da anni rivendicavano di trovare spazio in Akrea, che non comporterà aggravi di spesa per l’azienda.

“Abbiamo raggiunto un risultato importante operando in sinergia con il Comune”, ha commentato il presidente della società, Antonio Bevilacqua, nella conferenza stampa convocata nella sede societaria alla quale hanno preso parte anche gli altri componenti del Cda, Maurizio Vulcano e Giuseppina Affatato. “Adesso serve il vostro impegno – ha aggiunto il numero uno dell’azienda in house rivolgendosi ai lavoratori presenti – per far crescere la raccolta differenziata che nel 2023 dovrà arrivare al 46 per cento se non addirittura al 65 per cento come disposto dalla Regione”. Il riferimento è ai volumi stabiliti dalla Cittadella per utilizzare il finanziamento regionale di 2,2 milioni di euro per il potenziamento del servizio. Una parte di quella somma, è stato già impegnato per acquistare 23 mezzi più attrezzature e cassonetti, con la gara che si concluderà tra qualche settimana. Tutto da decifrare invece il nuovo contratto di servizio con l’ente, che scadrà il 31 dicembre, e il credito di oltre 2 milioni che Akrea vanta dal Municipio per prestazioni rese nel 2021, tra cui il verde pubblico:

“Abbiamo ricevuto rassicurazioni dal Comune”, ha ribadito Bevilacqua. “Oggi si chiude un percorso iniziato nel 2016, quando nessuno credeva nell’accordo tra ex Akros e Akrea”, ha detto Francesco Aprigliano, segretario provinciale della Fit-Cisl. Soddisfatto per l’obiettivo ottenuto anche Fabio Tomaino, segretario della Uil di Crotone, che però non ha risparmiato qualche critica: “Queste assunzioni sono un ottimo risultato – ha osservato – ma dobbiamo anche pensare agli altri ex Akros (sono cinque, nda) che sono rimasti fuori”. E poi: “Adesso – ha concluso il dirigente sindacale - chiediamo all’azienda di confrontarci su quello che sarà il piano industriale (ancora da redigere, nda) e sull’utilizzo delle risorse della Regione”.

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