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Vibo, i locali sono inadeguati e il Centro per l’impiego resta ancora off-limits

È una situazione “sospesa” quella del Centro provinciale per l’impiego di Vibo Valentia, la cui competenza è della Regione, mentre l’onere di pagare l’affitto dei locali spetta al comune capoluogo di provincia, di concerto con gli altri comuni del territorio. Al momento l’ufficio è chiuso per inagibilità ed esiste solo sulla carta. Si tratta di uno dei pochi casi in Italia. Un caso che la dice lunga sulla gestione del territorio e sul malfunzionamento dei servizi di pubblica utilità. L’ex ufficio di collocamento di Vibo Valentia era ubicato nel palazzo Di Leo, di via Fortunato. La chiusura è stata predisposta nel 2020 dalla Regione che lo gestisce, dopo il passaggio delle consegne da parte della Provincia. Alla base della decisione problemi di sicurezza sul luogo di lavoro, a causa del mancato adeguamento dei locali. Il risultato è che da due anni gli utenti possono più potuto interagire direttamente con operatori e responsabili. Il lavoro viene svolto in smart working e quindi da casa, per cui i documenti devono essere inviati online.
Ciascun dipendente si è dovuto attrezzare nel proprio domicilio mettendo a disposizione la propria linea internet e il proprio cellulare e trasformando in archivio la propria abitazione. Sono lavoratori in trincea che, insieme al direttore del Cpi, Gianluca Contartese, non hanno mai abbandonato gli utenti. Purtroppo, però, ci sono operazioni che vanno effettuate personalmente, per cui avere una sede diventa assolutamente necessario.

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