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Estorsioni a una nota ditta di Catanzaro in nome della 'ndrangheta: 5 condanne I NOMI

Si chiude con 5 condanne il processo di primo grado incentrato su alcune estorsioni messe in atto in nome della ‘ndrangheta ai danni di una ditta molto nota di Catanzaro.

Si chiude con 5 condanne il processo di primo grado incentrato su alcune estorsioni messe in atto in nome della ‘ndrangheta ai danni di una ditta molto nota di Catanzaro.

In particolare il giudice del Tribunale del capoluogo, Giuseppe De Salvatore, ha inflitto a Cosimo Passalacqua alias “U Toscanu”, (66 anni) di Catanzaro, 10 anni, 8 mesi e 8mila euro di multa (il pm in aula aveva invocato 12 anni di reclusione con il riconoscimento delle aggravanti del metodo mafioso e dell’aver agevolato la cosca Arena di Isola Capo Rizzuto); a Luca Veneziano, (36 anni) di Catanzaro, 8 anni di reclusione e 6mila euro di multa (il pm ha invocato 8 anni e 6mila euro di multa); per Cosimo Berlingieri, (51 anni) di Catanzaro, 8 anni e 6mila euro di multa (il pm ha invocato 8 anni di reclusione); nei confronti di Enzo Abbruzzese, (49 anni) di Catanzaro, 8 anni e 6mila euro di multa (il pm ha invocato 8 anni di reclusione); mentre al collaboratore di giustizia Santino Mirarchi, (40 anni), di Catanzaro, sono stati inflitti 2 anni e 6mila euro di multa (il pm aveva invocato 2 anni e 6 mesi di reclusione).

Il gup ha inoltre disposto per Passalacqua, Veneziano, Berlingieri e Abbruzzese l’interdizione perpetua dai pubblici uffici e lo stato di interdizione legale durante la pena, revocando per Passalacqua l’indennità di disoccupazione, l’assegno sociale e la pensione di invalidità civile eventualmente fruiti. Il giudice ha condannato tutti gli imputati al risarcimento del danno in solido, da liquidarsi in separata sede, in favore della costituita parte civile.

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