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Catanzaro, adeguamento del “Ceravolo”: sarà una corsa contro il tempo

Lo storico stadio necessita di alcuni interventi strutturali

Il primo posto in classifica, il bel gioco, la pioggia di gol e la vetta in Europa per la miglior differenza reti davanti alle più grandi squadre del Vecchio Continente: l’Uesse Catanzaro continua a strabiliare e sta facendo sognare i tifosi giallorossi. Quel sogno ha un nome, che inizia per “Serie” e continua con la seconda lettera dell’alfabeto, e porta con sé una gran voglia di riscatto dopo le due fallimentari stagioni cadette tra il 2004 e il 2006.

Non è strano, quindi, che in molti già si interroghino sulle prospettive che attendono il Catanzaro dal punto di vista dell’impiantistica sportiva adeguata a ospitare un campionato importante. Dall’ultimo campionato di Serie B giocato dai giallorossi è passata tantissima acqua sotto i ponti: il “Ceravolo” è ulteriormente invecchiato, le normative sulla sicurezza sono diventate più stringenti e l’evoluzione tecnologica legata anche alla fruizione dei contenuti sportivi ha richieste ben specifiche. Tutti punti, questi, che portano a una domanda: il “Ceravolo” potrebbe ospitare il prossimo campionato di Serie B? Sì, a patto che intervengano delle migliorie che riallineino il vecchio “Militare” alle disposizioni vigenti. Stando ai criteri infrastrutturali previsti per l’iscrizione alla Serie B in corso, infatti, sono almeno 8 i punti su cui intervenire.

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