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Tropea, in affanno il Centro dialisi: in tilt il vecchio impianto di osmosi

I 30 pazienti in terapia salva vita chiedono l’intervento del manager dell’Asp Giuliano

Siamo alle solite. Nonostante gli sforzi del management aziendale e del personale sanitario in servizio i Centri dialisi dell’Asp di Vibo Valentia presentano alcune criticità. Il più a rischio di tutti è quello ubicato all’interno del presidio ospedaliero di Tropea che, giornalmente, accoglie trenta pazienti dializzati. A lanciare il grido di allarme sono gli stessi nefropatici iscritti all’Aned i quali, loro malgrado, sono costretti a fare dialisi in locali angusti che andrebbero rimessi a nuovo.
Nel reparto ospedaliero tropeano la situazione è precipitata da quando si è rotto (sarà la decima volta) l’impianto di osmosi. Un’apparecchiatura vitale per gli stessi ammalati. L’impianto è fuori uso da circa un mese.
«Si rompe in continuazione – ha sottolineato Nino Valeri, uno dei promotori della protesta – perché obsoleto. L’apparecchiatura medica non solo va manutenuta, ma quando è vecchia deve essere immediatamente sostituita con una nuova. Nella nostra “dimora” ospedaliera ci sono altre cose che non funzionano. Oltre alla carenza di personale medico, manca da sempre lo psicologo. Una figura fondamentale per i dializzati che, a giorni alterni, vengono sottoposti a trattamento. Non è semplice stare attaccati ad una macchina per diverse ore».

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