La Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro è pronta a portare in aula nuovi testimoni. Altri collaboratori di giustizia avrebbero fatto dichiarazioni nei confronti dell’ex senatore di Forza Italia Giancarlo Pittelli e ora potrebbero essere chiamati a confermarle nelle udienze del maxi processo Scott Rinascita. Infatti il sostituto procuratore della Dda Antonio De Bernardo ha depositato ai giudici del collegio la richiesta di ammissione di nuove prove «da ritenersi assolutamente necessarie».
Si tratta di dieci collaboratori che oltre alla posizione di Pittelli, dovrebbero fare dichiarazioni sull’imprenditore Gianfranco Ferrante, sulla cosca Bonavota e sulla famiglia di ‘ndrangheta dei Cracolici. Più in particolare su Pittelli dovrebbero riferire il pentito Nicola Femia, 61 anni, di Gioiosa Ionica, Dante Mannolo, 54 anni, di San Leonardo di Cutro, Angelo Santolla, 61 anni, di Cosenza, Francesco Farao, 41 anni, di Cariat, Domenico Antonio Critelli, 74 anni, di Cariati, Nicola Acri, 43 anni, di Sondrio, Marcello Fondacaro, 63 anni, di Gioia Tauro e Antonio Genesio Mangone. Quest’ultimo risponderà alle domande della Dda in relazione alla pozione non solo di Pittelli, ma anche dell’imputato Gianfranco Ferrante. Sulla cosca Cracolici sarà chiamato a riferire Walter Loielo, 27 anni, di Soriano Calabro mentre in ordine alla cosca Bonavota e alla posizione di Mario De Rito è stato chiamato come teste Vincenzo Albanese, 55 anni, di Rosarno.
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