La nascita di una seconda Facoltà di Medicina in Calabria è «un’ipotesi che trova la più netta opposizione da parte delle istituzioni rappresentative di Catanzaro e della sua Provincia, oltre che quella dell’Università Magna Graecia». Lo afferma il sindaco di Catanzaro Nicola Fiorita che ha scritto una lettera al presidente della Regione Roberto Occhiuto e ai rettori delle quattro università calabresi. «Il Consiglio comunale di Catanzaro, molto più autorevolmente di me - continua Fiorita - si appresta a dibattere la questione e ad approvare una ferma risoluzione a difesa delle prerogative della Facoltà di Medicina della Calabria, nonchè a indicare le iniziative per tutelare in ogni sede gli interessi della comunità catanzarese. Non si tratta di una questione di campanile, ma di una seria valutazione politica. La nascita di una seconda facoltà di medicina in una regione di meno di due milioni di abitanti, costituirebbe un oggettivo indebolimento di quella esistente che, semmai, deve essere potenziata e autorizzata ad allargare il numero chiuso in ragione della forte carenza di personale medico nei nostri ospedali».
«Diverso è il discorso che riguarda il corso interateneo in Medicina e Tecnologie Digitali che - aggiunge Fiorita - attraverso un accordo tra le due Università, avrebbe dovuto costituire un ottimo esempio di collaborazione, senza mettere in discussione il ruolo della Scuola di Medicina di Catanzaro». A parere di Fiorita «diventa essenziale un’operazione di chiarezza, sia a livello politico che a livello accademico, sulla delicata questione e sulle prospettive generali di sviluppo del sistema universitario calabrese, imperniato com'è noto sulle Università pubbliche Unical, Magna Graecia, Mediterranea e quella per Stranieri Dante Alighieri di Reggio Calabria. Un’operazione che non può che avvenire all’interno del Coruc, il comitato regionale delle Università calabresi, che vede la presenza autorevole del presidente della Giunta regionale, oltre quella dei rettori e dei rappresentanti degli studenti. Credo sia indispensabile la presenza del presidente della Giunta regionale all’imminente riunione del Coruc, solo un pronunciamento equilibrato e pienamente condiviso del presidente della Regione e del Coruc, volto ad una valorizzazione equilibrata dei quattro Atenei calabresi con un’offerta didattica diversificata e coordinata, potrà evitare una sorta di 'guerra di campanilè che la città di Catanzaro e le sue istituzioni vogliono assolutamente scongiurare. Il presidente della Giunta regionale, esercitando il suo ruolo super partes, potrà portare un contributo autorevole alla discussione».
Per Fiorita «ognuno si assuma le sue responsabilità. Devono essere evitati atti di prepotenza o di prevaricazione, imposizioni o altre attività che incrinino la leale collaborazione tra città e tra Università calabresi. Sono certo - conclude il sindaco di Catanzaro - che prevarrà il senso di responsabilità e che saranno individuate soluzioni le più unitarie possibili perchè ad ogni Ateneo vengano assicurate le stesse possibilità di crescita e di sviluppo».
L'apprezzamento di Azione - Italia Viva - RenewEurope
Il Gruppo consiliare di “Azione - Italia Viva – RenewEurope” esprime apprezzamento per l’intervento effettuato dal Sindaco Fiorita, il quale ha giustamente condiviso la proficuità del Corso in Medicina e Tecniche Digitali, mentre ha finalmente espresso con parole chiare la contrarietà della Città di Catanzaro nei confronti di soluzioni penalizzanti per la città e per il sistema universitario.
La istituzione di un corso di medicina a Cosenza – omologo a quello già presente presso l’Umg - si tradurrebbe non soltanto in un impoverimento dell’Università di Catanzaro e del sistema universitario calabrese, ma rischierebbe di ostacolare il progetto della costituzione di un Polo sanitario a Catanzaro, come programmato con la Legge Regionale sulla integrazione del Pugliese-Ciaccio e della Mater Domini.
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