Si conoscono bene le potenzialità di Vibo Valentia... soprattutto sul piano culturale, la città avrebbe molto da offrire. Peccato che le potenzialità rimangono tali e l’impressione è che ci si continui a fregiare di titoli e riconoscimenti, senza riuscire a metterli a frutto. Emblema di ciò è stato il titolo di “Capitale italiana del libro 2021”, ambito riconoscimento nazionale che ha portato significative risorse in città, le quali, però, sono state opportunamente sfruttate.
Già, perché cos’è cambiato nel capoluogo dopo l’ottenimento del prestigioso titolo? Quali sono state le opportunità create? È stato dato un nuovo impulso all’editoria? Si è avuto lo slancio economico-culturale prospettato? Il coinvolgimento della città c’è stato? Proprio questo, infatti, se lo chiedono i vibonesi, che di risultati ne hanno visti ben pochi.
Si auspica, però, che si arrivi preparati all’eventuale assegnazione del “Premio città italiana dei giovani 2023” – iniziativa promossa dal Consiglio nazionale dei giovani in collaborazione con il Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale – al cui bando l’Amministrazione comunale ha partecipato avanzando il progetto “DiscoverVibo”. Tale progetto è volto alla valorizzazione del patrimonio culturale cittadino, realizzando un servizio di fruizione dello stesso (prenotabile tramite app) e coinvolgendo in ciò 5 giovani neet (disoccupati senza un’adeguata istruzione o formazione professionale) che saranno formati per diventare “guide turistiche volontarie”.
Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro
Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.
Caricamento commenti
Commenta la notizia