Si è concluso con due condanne e tre assoluzioni il processo, scaturito dall’operazione Pneus, nei confronti degli imputati, giudicati con rito abbreviato, che erano stati accusati di estorsione tentata e consumata, violenza privata e detenzione abusiva di armi, con l’aggravante mafiosa. Il giudice Antonio Battaglia ha condannato Gennaro Felicetta a 11 anni di reclusione e 10mila euro di multa e Danilo Vitellio a 9 anni, 4 mesi e 9mila euro di multa.
Nei loro confronti sono state applicate anche le pene accessorie dell’interdizione dai pubblici uffici e dell’interdizione legale per la durata della pena.
Il giudice ha altresì disposto la revoca dell’indennità di disoccupazione, dell’assegno sociale, della pensione sociale e della pensione per invalidità civili eventualmente fruiti dagli imputati ed ha ordinato la confisca della somma di 3.500 euro.
Sono stati assolti perché il fatto non sussiste Vincenzo Tolone, Francesco Bongarzone e Rocco Mungo. Il collegio difensivo era formato dagli avvocati Sergio Rotundo, Antonio Lomonaco e Salvatore Staiano.
L’operazione Pneus è scattata nel giugno 2021, all’esito delle indagini condotte dai carabinieri del Nucleo investigativo di Catanzaro e della Compagnia di Girifalco, coordinati dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, a seguito di una serie di atti intimidatori posti in essere da febbraio a dicembre settembre 2020, tra Amaroni, Borgia, Squillace, nei confronti di imprese impegnate nell’esecuzioni di lavori stradali e nella posa di cavi elettrici, nonché esercenti locali di attività commerciali. L’operazione Pneus svelò il soffocante sistema estorsivo messo in piedi dai referenti della cosca Bruno di Vallefiorita.
Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro
Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.
Caricamento commenti
Commenta la notizia