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'Ndrangheta a Catanzaro, compare Gino dalla cella: nessun legame con me

Per gli inquirenti è lo storico boss della cosca ma lui prende le distanze

«Non voglio che il mio nome sia accostato a queste vicende». Questo in sintesi il pensiero di Girolamo Costanzo, il “compare Gino” ritenuto dagli inquirenti il boss del Clan dei Gaglianesi. A riferirlo è il suo avvocato difensore Francesco Severino che rende noti i contenuti di un colloquio telefonico avvenuto tra Costanzo, detenuto nel carcere di Opera, e sua figlia. Condannato all’ergastolo per l’omicidio di Cosimo Pietro, Costanzo avrebbe preso apertamente le distanze dalle persone arrestate dalla Squadra Mobile, quelle che gli inquirenti indicano come “nuove leve” del casato di ’ndrangheta di Gagliano. Non è la prima volta che Girolamo Costanzo dal carcere manifesta apertamente il suo distacco dal mondo criminale. Circa un anno fa un suo video era stato trasmesso durante un convegno organizzato dall’associazione "Nessuno tocchi Caino".

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