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La trincea della città di Catanzaro per Medicina

La politica fa fronte comune dopo la decisione del Coruc di autorizzare una seconda Facoltà all’Unical. Il sindaco: contrasteremo una decisione che rischia di indebolire la Magna Graecia. Critiche al rettore De Sarro. La sottosegretaria Ferro: miopi scelte campanilistiche

La riunione del Coruc che ha sancito l’elezione a presidente di Giovambattista De Sarro e, di fatto, il via libera a una seconda Facoltà di Medicina all’Unical ha innescato un day after denso di polemiche.
Sono scattate tutte in reazione alla nota con cui il rettore dell’Università della Calabria, Nicola Leone, ha rivendicato «la svolta storica a beneficio della sanità territoriale» commentando il via libera, anticipato da Gazzetta del Sud nell’edizione di venerdì, al nuovo Corso di laurea in Infermieristica e all’organizzazione in proprio di quello in Medicina e tecnologie digitali, che l’anno scorso era partito in collaborazione con l’Università “Magna Graecia”. È sostanzialmente un’emancipazione dell’Ateneo cosentino-rendese, perché in entrambi i casi i tirocini formativi verranno svolti nelle strutture dell’Asp di Cosenza (per quanto riguarda Infermieristica) e all’ospedale “Annunziata”. Da sottolineare l’evidenziatura dell’Unical per Medicina e Tecnologie digitali: «Al termine dei sei anni e con il superamento di pochi esami aggiuntivi» si potrà ottenere il doppio titolo di studio, compreso quello in «Medicina e Chirurgia con accesso alla professione di medico, e in Ingegneria informatica curriculum bioinformatico».

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