Da via Roma fino a Via Aloe, nell’area a cavallo tra Sant’Onofrio e la frazione Morsillara, non sono passati inosservati ieri mattina i carabinieri che hanno setacciato il centro del paese. Circa una cinquantina di militari del comando provinciale di Vibo Valentia e dello squadrone cacciatori di Calabria hanno infatti effettuato una serie di perquisizioni.
Nulla è trapelato dell’attività sulla quale vige il massimo riserbo, ma la stessa non è apparsa come un’attività di routine, anche se diversi sono i controlli in corso negli ultimi mesi alla ricerca di armi e droga. In particolare, ieri, ad essere passata al setaccio è stata l’area nella quale risiede la famiglia Bonavota, al centro di più operazioni della Dda di Catanzaro. E da qui la possibilità che le ricerche potrebbero essere state rivolte a Pasquale Bonavota, 47 anni di Sant’Onofrio, ritenuto a capo dell’omonima famiglia e latitante da oltre quattro anni, perché coinvolto nella maxi-inchiesta Scott Rinascita ed è indagato per l’omicidio di Domenico Belsito, 34 anni di Sant’Onofrio, ferito in un agguato a Pizzo il 18 aprile del 2004 e deceduto a distanza di qualche giorno in ospedale.
Sant’Onofrio, blitz dei carabinieri nel “regno” dei Bonavota
Oltre cinquanta militari hanno passato al setaccio il centro del paese. Possibile che si stia chiudendo il cerchio sulla ricerca di Pasquale Bonavota
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