Dalla mancata stipula del protocollo per la nascita della “Dulbecco” alla creazione del nuovo Corso di laurea magistrale in Medicina e chirurgia in Calabria autorizzato dal Coruc: il Senato accademico dell’Università “Magna Graecia” è intervenuto con forza coinvolgendo direttamente il governatore Occhiuto, al quale è stato chiesto di rivedere le norme del Dca 162 che prevedono la formalizzazione di due Dpcm (uno per la “Mater Domini”, l’altro per la “Dulbecco”) prima della firma di quell’intesa, finalizzata alla creazione dell’Azienda unica, «che dovrebbe essere già stata sottoscritta».
Dalla prospettiva catanzarese è ritenuta paradossale «l’inopinata velocità» con cui lo stesso Occhiuto e l’Asp di Cosenza hanno firmato per la «collaborazione in ambito sanitario, pur in mancanza della Facoltà di Medicina dell’Unical che, a tutt’oggi, è in attesa di approvazione da parte degli Organi ministeriali competenti»
Oggi, comunque, un incontro operativo in Cittadella fra Occhiuto, il rettore De Sarro e il presidente del Consiglio regionale Mancuso (che l’ha sollecitato) potrebbe cominciare a sciogliere i nodi.
Sullo sfondo rimane la nota con cui il Senato accademico, presieduto dal prof. Geremia Romano, ha espresso, dopo la riunione di ieri, la prima posizione ufficiale dell’Ateneo su tutta la vicenda.
Ricordando che all’Unical era già attivo un Corso interateneo in Medicina e Tecnologie digitali e che a Catanzaro è esistente da oltre 30 anni un Corso di laurea in Medicina e chirurgia, la decisione del Coruc (condivisa l’astensione di De Sarro e del rappresentante degli studenti Scigliano) è vista come «priva di motivazione perché le ipotetiche esigenze di ampliamento del numero di matricole calabresi o di medici specialisti potrebbero essere, agevolmente, soddisfatte potenziando i due Corsi esistenti».
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