Politica ed istituzioni hanno ormai abituato i vibonesi: promesse e tempistiche non verranno mai mantenute, né rispettate. Su tutti gli impegni, svetta come esempio la grande e fondamentale opera del nuovo nosocomio del capoluogo, la cui costruzione è attesa ormai da un ventennio. Ma anche su questioni – per così dire – di tono minore, politica e istituzioni non deludono mai. In questo, è il Centro dell’impiego del capoluogo che può essere preso come paradigma.
Chiuso al pubblico, nel mese di settembre 2020, a causa del mancato adeguamento dei locali alle norme sulla sicurezza dei luoghi di lavoro, il Centro per l’impiego continua a rimanere senza una sede idonea. A gennaio 2021, l’Amministrazione comunale aveva individuato, come scelta provvisoria, dopo aver ricevuto il nulla osta da parte della Regione Calabria, i locali dell’immobile “Palazzo delle Accademie”. Poi, a gennaio 2022 un nuovo annuncio: l’acquisto e la riqualificazione dell’edificio in disuso degli ex uffici regionali per dare una sistemazione definitiva al Centro.
Passano dunque due anni pieni, e si arriva solo allo scorsa metà di dicembre con l’approvazione da parte di palazzo Luigi Razza della “Convenzione regolante i rapporti tra Regione Calabria e Comune di Vibo Valentia per l'individuazione della sede provvisoria del Centro per l'impiego”.
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