«Le attività di bonifica relative al Pob Fase 2 sul sito di Crotone, così come approvate dal decreto del ministero dell’Ambiente del 3 marzo, non vengono in alcun modo modificate dalla variante progettuale». E poi: «La realizzazione della discarica, oggetto di variante, sarà successiva agli interventi decretati e non ha impatti sulle soluzioni di risanamento precedentemente esaminate e approvate». Così Eni Rewind ha risposto al ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica che, lo scorso 6 dicembre, aveva chiesto alla società multinazionale di chiarire alcuni atti in merito alla richiesta di variante progettuale al Piano operativo di bonifica Fase 2, presentato dalla stessa società che gestisce l’area industriale dismessa.
Si tratta di interventi che prevedono la creazione di un impianto di scopo – che si estenderebbe per 2.200 metri quadri – all’interno del sito ex Pertusola dove smaltire il Tenorm con tracce di amianto ammassato nella discarica fronte mare ex Fosfotec-Farina Trappeto, ricompresa nel Sito di interesse nazionale di Crotone-Cassano-Cerchiara. Com’è noto, infatti, l’azienda del Cane a sei zampe (subentrata a Syndial nella proprietà dell’ex zona industriale) non è più disposta a conferire lontano dalla Calabria i rifiuti presenti nella discarica a mare ex Fosfotec (come invece venne disposto dal decreto ministeriale del 3 marzo 2020 che approvò il Pob 2).
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