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Pizzo, il Piano per “salvare” la sanità

I nodi del sistema provinciale al centro del Consiglio comunale: presenti il consigliere Comito e il direttore Asp Galletta. Garanzie sull’ospedale di Serra e per la struttura napitina che sarà potenziata. Sotto la lente le Guardie mediche senza personale: serve la sinergia dei sindaci

Sanità nel Vibonese? Le questioni aperte sono tante. E molte sono finite al centro del “tavolo” del Consiglio comunale convocato a Pizzo dove le criticità della sanità sono state sviscerate.
Primo nodo quello relativo a Vibo dove non si riesce a coprire la turnistica della Rianimazione e del Pronto soccorso e per cui si cerca di reclutare medici anche rivolgendosi a cooperative. Un problema non semplice, mentre a carattere strutturale qualcosa sembra muoversi, giacché è arrivato l’input per i lavori di ristrutturazione delle strutture inserite nel nuovo piano territoriale. Questo quanto emerso nel Consiglio comunale napitino, alla presenza del consigliere regionale Michele Comito (che da lunedì ha lasciato la III commissione sanità) e del direttore sanitario Matteo Galletta. Nessun rischio chiusura per l’ospedale di Serra (col nuovo assetto, i cittadini temevano il depauperamento dei servizi, sino a chiusura), anche se per l’istituzione della Casa di comunità la discussione è ancora aperta. Preoccupa invece che a Tropea abbiano guardato all’ospedale di comunità, piuttosto che alla Casa di comunità all’interno del nosocomio già esistente.

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