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Catanzaro, la banda dei corrieri alla sbarra. Rinviati a giudizio due acquirenti

L’inchiesta ha svelato una serie di furti nel deposito di una nota ditta di spedizioni. Altre sette persone hanno chiesto e ottenuto il rito abbreviato

Arriva il primo verdetto della giustizia per la cosiddetta banda dei “corrieri” che sarebbe riuscita a sottrarre per mesi beni di ogni genere dai monopattini ai barbecue ma anche scarpe, televisori, pneumatici, gazebi, affettatrici, computer, elettrodomestici e cellulari. Ieri il gup del Tribunale di Catanzaro Giuseppe De Salvatore ha rinviato a giudizio Antonio Carnì, 36 anni, di Lamezia e Leonardo Zaccone, 69 anni, di Borgia. Per i due imputati il processo avrà inizio il 14 giugno davanti ai giudici del Tribunale collegiale. Hanno chiesto e ottenuto di essere giudicati con il rito abbreviato il magazziniere Salvatore Melina, 46 anni, di Girifalco, i corrieri Liborio Cannata, 53 anni, residente a Catanzaro, Vincenzo Lauritano, 35 anni di Catanzaro, Daniele Francetosi, 27 anni, residente a Maida e Roberto Tommaso Nero, 56 anni, residente a Lamezia Terme, che rispondono a vario titolo oltre che di furto e ricettazione anche di associazione a delinquere finalizzata al furto. Per loro si tornerà in aula il prossimo 18 gennaio, giorno in cui verrà discussa anche la posizione di Vincenzo Purcaro, 26 anni, di Catanzaro, che ieri è stato stralciato.

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