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Melissa, il sindaco Falbo scrive a Mattarella: “Preoccupati da dibattito su autonomia”

Contro la proposta di riforma della Lega, per l’attuazione dell’autonomia differenziata, il sindaco di Melissa, Raffaele Falbo, scrive una lettera aperta al presidente della Repubblica. «On. presidente Matterella, sicuramente in questi giorni Le saranno pervenute tante lettere da parte di altri colleghi sindaci sul dibattuto tema del disegno di legge su cui sta lavorando il ministro Roberto Calderoli. Come altri Comuni della Calabria - scrive il primo cittadino - anche il Comune di Melissa ha aderito all'appello fatto nei giorni scorsi dalla rete dei sindaci "Recovery Sud" , con il solo obiettivo di provare a sensibilizzare tramite la sua autorevole figura le future scelte del Governo sull'autonomia differenziata. Le preoccupazioni sono veramente tante, noi che viviamo i problemi del sud non possiamo tacere rispetto ad un rischio, che appare per il momento molto evidente, se l'impostazione resterà quella più volte illustrata da alcuni rappresentanti dell'attuale compagine di governo. Spero che l'agenda politica del governo – continua Falbo - non ritenga questa riforma una priorità, oggi il nostro Paese ha bisogno di ridurre le distanze tra nord e sud. Dobbiamo a tutti costi fermare questa emigrazione dei nostri tanti giovani che preparati e formati arricchiscono altre regioni o addirittura altri Paesi Europei. I temi della sanità, il rafforzamento del sistema scolastico e universitario, la disoccupazione giovanile e non solo, le infrastrutture solo per citare alcune delle tante problematiche, che non potranno mai migliorare con un federalismo fiscale viste le condizioni dei Comuni del Sud, anzi aumenteranno il solco del divario tra nord e sud. È evidente che la sfida è quella di rendere più efficienti le articolazioni periferiche dello Stato, stimolare i Comuni a fare meglio e di più. Bene, questa è una sfida che possiamo raccogliere e farla nostra, ma solo nel momento in cui avremo dotazione organiche e risorse pari a tutti i Comuni del resto del Paese. La coesione sociale non è egregio presidente - sottolinea il sindaco melissese - solo uno slogan, ma è un esercizio democratico che ancora in Italia deve imparare a camminare da solo e quindi va accompagnato avendo tempi certi e regole chiare, che non lasciano indietro nessuno. Perché l' Italia – conclude - è una sola e lei la rappresenta nel migliore dei modi e deve restare unita. Grazie per il tempo che dedicherà a questa breve lettera e per il sicuro impegno che metterà nel tutelare la parte più debole del Paese».

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