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Vibo, mancano i medici? Scatta l'urgenza e arrivano... le cooperative

L’Asp procede all’affidamento esternalizzato per 139mila euro

La scelta di reclutare medici cubani fatta dal presidente della Regione Roberto Occhiuto era sostenuta da una tesi ben precisa: non solo quella di «evitare la chiusura degli ospedali», ma anche, se non soprattutto, quella di intaccare alcuni “poteri forti” della sanità. Poteri forti, che in qualche modo si annidano – a parere sempre del governatore – nelle cooperative dei medici, che rappresentano una vera e propria «distorsione nel mercato di lavoro dei medici negli ultimi anni».
Ma come sempre accade, la via per l’inferno è lastricata di buone intenzioni. Che non sempre bastano a compiere quelle grandi rivoluzioni annunciate. E così, la grave carenza di personale medico, soprattutto nel perimetro del nosocomio vibonese, ha spinto il management dell’Asp a compiere una scelta che è quanto meno eufemistica definire in controtendenza con quanto dichiarato e sostenuto dal presidente Occhiuto in varie occasioni. Per superare, infatti, la «situazione emergenziale creatasi nell’Unità Operativa di Anestesia e Rianimazione e nella Mcae – Pronto soccorso per la carenza di personale medico», con delibera del commissario straordinario Giuseppe Giuliano, infatti, si è deciso di approvare «la proposta del direttore medico di Presidio unico di Vibo Dott. Angelo Michele Miceli di ricorrere quale soluzione temporanea, per superare lo stato di cronica carenza di personale nell’Unità operativa di Anestesia e Rianimazione e Pronto soccorso, all’esternalizzazione di un numero di turni necessari a garantire i servizi sanitari nell’unità sopracitate».

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