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“Far west” a Cirò Marina, in sette finiscono a processo

Il gip di Catanzaro dispone il giudizio immediato per gli autori della spedizione punitiva di Ferragosto scorso. Prima udienza il 7 febbraio davanti al Tribunale di Crotone

Tutti a processo. Il sostituto procuratore della Dda di Catanzaro, Domenico Guarascio, ha chiesto e ottenuto dal giudice delle indagini preliminari distrettuale il giudizio immediato per le sette persone coinvolte nell’inchiesta con la quale la Procura antimafia si dice convinta di aver fatto luce sulla sparatoria che, nella notte tra il 13 e 14 agosto 2022, infiammò le vie adiacenti al lungomare nord di Cirò Marina. Per loro il processo inizierà il 7 febbraio davanti al Tribunale di Crotone. Gli imputati devono rispondere di detenzione abusiva e porto illegale in luogo pubblico di armi clandestine e comuni da sparo, ricettazione, danneggiamento aggravato, devastazione e saccheggio, tutti reati aggravati dal metodo ‘ndranghetistico. L’operazione scattò il 30 agosto scorso, quando il gip di Catanzaro dispose sette misure cautelari, tra arresti in carcere e domiciliari, dopo i provvedimenti restrittivi emessi inizialmente dal giudice delle indagini preliminari di Crotone. Sotto le lente dei carabinieri della Compagnia di Cirò Marina che hanno condotto le indagini, sono finite le due spedizioni punitive che si verificarono l’una in via De Nicola e l’altra in via Orsi. Dalle immagini della videosorveglianza raccolte dagli inquirenti, sarebbe emerso che nel primo agguato il commando di fuoco, formato da Cataldo Cornicello, Gianfranco Musacchio e Pasquale Passarelli, sparò diversi colpi di fucile e di pistola calibro 9 contro tre auto (Land Rover, Fiat Bravo e Suzuki Samurai) ed una moto appartenenti ad un pensionato 78enne e a suo figlio di 51 anni, entrambi di Cirò Marina.

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