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Minori usati come pusher a Crotone, «non era piccolo spaccio»

La Cassazione spiega le motivazioni della sentenza che ha confermato sette condanne

La Cassazione ha messo la parola fine sul procedimento scaturito dall’operazione antidroga “Sommelier” coordinata dalla Procura di Crotone che nel 2018 smantellò due piazze di spaccio attive nel capoluogo pitagorico. La Suprema Corte, nel dichiarare inammissibili i ricorsi degli imputati, ha confermato le sette condanne, che adesso sono diventate definitive, che furono comminate dalla Corte d’Appello di Catanzaro il 18 novembre 2021. Il blitz, scattato il 22 luglio 2018 con l’esecuzione di sei arresti da parte dei poliziotti della Squadra mobile di Crotone, fece luce sulla vendita di droga, soprattutto di cocaina, organizzata in due zone precise della città: una in piazza Umberto I e l’altra nel quartiere rom di via Acquabona (quest’ultimo non nuovo al commercio degli stupefacenti). Per mesi gli agenti documentarono centinaia di episodi cessioni di cocaina che avvenivano ad ogni ora del giorno e della notte.
La Suprema Corte ha ribadito per Santo Cava la pena a 9 anni di carcere; Leonardo Passalacqua, 5 anni, 5 mesi e 15 giorni; Pasquale Murgeri, 5 anni e 3 mesi; Maria Fernanda Bocanegra, 4 anni e 2 mesi; Antonio Berlingeri, 1 anno; Leonardo Bevilacqua, 1 anno, 2 mesi e 13 giorni; e Domenico Berlingieri, 1 anno.

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