C'è anche l’ex dirigente del dipartimento Turismo e beni culturali della Regione Calabria, Pasquale Anastasi, 72 anni, di Palmi (RC), fra gli arrestati dell’operazione Olimpo portata a termine oggi dalla Dda di Catanzaro.
Pasquale Anastasi è attualmente il presidente della Fondazione «Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime» voluta dalla defunta mistica di Paravati Natuzza Evolo. A Pasquale Anastasi viene contestato il reato di traffico di influenze illecito nell’ambito di un progetto faraonico per un investimento da 26 milioni di euro: 120mila metri quadri di cemento per costruire 350 camere di un villaggio sulla spiaggia di Squillace, nel Catanzarese. Un investimento che avrebbe fatto gola a Enzo Calafati (arrestato pure lui), responsabile regionale del Tour operator tedesco Tui e accusato di essere uno dei referenti delle cosche vibonesi. Sarebbe stato proprio Anastasi (ufficialmente in pensione dalla Regione dal dicembre 2016), secondo l’accusa della Dda, a rappresentare l’ingranaggio che, per conto di Calafati, sarebbe riuscito a intercettare una montagna di soldi pubblici. Il progetto per appropriarsi dei fondi era semplice e lo svela lo stesso Calafati al manager tedesco della Tui: «Se il progetto è di 30 milioni, la Tui deve mettere 6-7 milioni in totale. Per avere il 51% per ottenere la maggioranza dell’albergo. Dobbiamo fare un meeting - dice Calafati prospettando la necessità di un incontro tra i proponenti del progetto, da affiancare poi ad altro meeting allargato anche all’allora presidente della Regione Mario Oliverio (estraneo alla vicenda, ndr) - ma non possiamo parlare così al telefono»
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