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Mafia, a Crotone arriva l'auto di scorta del giudice Falcone che saltò in aria a Capaci

Quelle lamiere contorte sono diventate un potente simbolo della lotta alla mafia, un messaggio itinerante da nord a sud del Paese. Chiuso in una teca di vetro c'è il relitto della Fiat Croma che faceva da scorta al giudice Giovanni Falcone quando, il 23 maggio del 1992, saltò in aria a Capaci insieme all’auto del magistrato. In quella Croma, nome in codice Quarto Savona Quindici, morirono gli agenti Antonio Montinaro, Rocco Di Cillo e Vito Schifani. Il ministero dell’Interno ha racchiuso in una teca il relitto e l’ha donato all’associazione QS15 guidata da Tina Montinaro, moglie di Antonio Montinaro, caposquadra della scorta, che ha scelto di far 'ripartirè il viaggio della Fiat Croma per testimoniare Trent'anni dopo la strage, soprattutto tra gli studenti, la necessità di dire no alla mafia. In questo viaggio per la legalità Quarto Savona Quindici arriverà lunedì prossimo, 30 gennaio, a Crotone, accompagnata dalla presidente Tina Montinaro, per inaugurare un progetto ideato dall’associazione 'E' solidarieta» intitolato «La memoria e l’impegno». La teca con la Fiat Croma QS15 sarà esposta nel piazzale antistante il palazzo di giustizia dove è prevista una manifestazione con gli studenti delle scuole cittadine di ogni ordine e grado, autorità civili, militari e religiose, quindi ripartirà per il suo viaggio di legalità il giorno successivo e sarà salutata da una cerimonia istituzionale.

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