Un uomo, sospettato di aver più volte maltrattato e picchiato la propria compagna convivente, è stato arrestato dalla polizia a Tropea.
Si tratta dell’epilogo di complesse indagini che nascono dalla forza dimostrata nel denunciare le aggressioni subite, che spesso hanno portato anche al ricovero della vittima in Pronto Soccorso per sanare quantomeno le ferite fisiche lasciate dalle condotte tenute dall’indagato che, in più documentate occasioni, ha colpito la donna con pugni, calci e schiaffi sino a spingersi fino a procurarle un’importante ferita alla testa usando un utensile da cucina.
La vicenda nasce da una richiesta di aiuto rivolta al 113, alla quale tempestivamente hanno risposto la Volante del Posto Fisso di Tropea e la Squadra Mobile, che hanno proceduto dapprima a cristallizzare gli elementi a carico dell’uomo infondendo coraggio alla persona offesa che, stanca dei soprusi fisici e psicologici patiti, decideva di denunciare.
La vicenda, costellata dall’ascolto di diversi testimoni da parte degli investigatori della Polizia di Stato, evidenzia ancora una volta l’importanza di ribellarsi a comportamenti di violenza e di abusi domestici, poiché solo infrangendo il muro del silenzio e informando le Istituzioni è possibile intervenire in tempo prima che amori malati possano degenerare in femminicidi.
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