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Caserma a Papanice, dopo i "cavilli" spunta il nodo dei soldi

Percorso ad ostacoli per realizzare il presidio della palazzina del Comune

L'immobile destinato a diventare la caserma dei carabinieri di località Papanice di Crotone

Adesso spunta il nodo della disponibilità finanziaria per ristrutturare l’immobile di via Giuseppe Giusti, a Papanice, al fine di destinarlo a Caserma dei carabinieri.
Un altro ostacolo di non poco conto sul percorso accidentato che sta contraddistinguendo l’iter per realizzare il presidio. Perché oltre all’impasse burocratico-amministrativo che è durato finora per l’adozione della formula con la quale perfezionare il passaggio della titolarità del plesso dal Comune di Crotone all’Agenzia del Demanio, ora c’è anche la necessità di verificare se l’Arma dei Carabinieri si trova ancora nelle condizioni di poter mettere mano, nel breve periodo, all’edificio per adeguarlo strutturalmente.
La novità, non proprio positiva, è emersa ieri mattina nel corso di una riunione che s’è tenuta nel Palazzo di piazza della Resistenza tra l’amministrazione comunale, rappresentata dal sindaco Vincenzo Voce e dall’assessore Antonio Scandale, affiancati dai tecnici del settore Patrimonio; il comandante provinciale dei carabinieri, il tenente colonnello Raffaele Giovinazzo, ed i rappresentati dell’Agenzia del Demanio.
Per quanto riguarda l’istituto giuridico a cui ricorrere per consentire il trasferimento del bene di proprietà municipale verso il Demanio, i presenti all’incontro avrebbero trovato una convergenza di massima sulla cessione a titolo gratuito.

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