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Crotone, il Comune scommette sulla sicurezza. Vuole installare altre 32 telecamere

Approvato un progetto per rafforzare la videosorveglianza. Prevista una spesa di 300mila euro con occhi elettronici in 12 strade

Altre trentadue telecamere da posizionare in 12 vie del centro di Crotone. È questo, in sintesi, il contenuto del progetto elaborato dal Comune per utilizzare i fondi messi a disposizione dal ministero dell’Interno, insieme al dicastero dell’Economia e delle Finanze, per il potenziamento della videosorveglianza.
Il piano degli interventi mirati al rafforzamento della sicurezza urbana – della portata di 300 mila euro - è stato fatto recapitare al Viminale che adesso dovrà valutare se ammetterlo oppure no a finanziamento.
L’ente di piazza della Resistenza ha intenzione di ottenere 250 mila euro di risorse da parte dello Stato (da attingere da un calderone nazionale di 36 milioni di euro), per poi mettere mano al portafoglio per i restanti 50 mila euro di cofinanziamento. «L’impianto – si legge nella relazione tecnica del progetto esecutivo inviato con gli allegati progettuali al ministero dell’Interno – sarà composto da varchi di lettura targhe e postazioni di videocontrollo con collegamento al comando della Polizia Locale».

Molteplici gli obiettivi che si prefigge di raggiungere l’amministrazione guidata dal sindaco Vincenzo Voce: «Aumentare la sicurezza dei cittadini fornendo uno strumento operativo di monitoraggio attivo del flusso veicolare»; aiutare «le forze dell’ordine a poter ricostruire rapidamente i movimenti di veicoli e persone sospette ed in ogni caso lo svolgersi dei fatti nelle analisi di eventi specifici»; «favorire la rilevazione di situazioni di pericolo per la sicurezza pubblica, per consentire l'intervento immediato e preventivo delle forze dell’ordine»; e infine: «dotare l’amministrazione di uno strumento che consenta di rilevare i veicoli in transito non coperti da regolare copertura assicurativa, non in regola con la revisione periodica, rubati o sottoposti a fermo amministrativo ed operare azioni correttive immediate tramite comunicazione a telefoni, palmari o tablet in dotazione».

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