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Autismo: a Crotone i fondi sono insufficienti. La protesta dei Comuni dell’Ambito

I sette sindaci chiedono la modifica dell’avviso pubblico della Regione. Per l’Ats pitagorico a disposizione poco più di 60mila euro

I sette Comuni che fanno parte dell’Ambito territoriale sociale di Crotone dicono “no” ai criteri coi quali la Regione ha inteso concedere i contributi per l’assistenza e la cura delle persone affette da autismo. Sono sei le criticità che la Conferenza dei sindaci, nel corso della riunione dello scorso 19 gennaio, ha messo nero su bianco, insieme ad alcuni suggerimenti, affinché il dipartimento regionale Lavoro e Welfare modifichi, prima della pubblicazione, l’avviso “Progetto includi Calabria” che permetterà ai nuclei familiari di coloro che soffrono d’autismo di ottenere i sostegni economici tramite la presentazione delle domande.

E così, tra le obiezioni sollevate figura «l’importo massimo stabilito per ciascun contributo». Il quale - secondo i primi cittadini Vincenzo Voce (Crotone), Maria Grazia Vittimberga (Isola Capo Rizzuto), Antonio Ceraso (Cutro), Carmine Barbuto (San Mauro Marchesato), Alfonso Dattolo (Rocca di Neto), Rosario Macrì (Belvedere Spinello) e Antonio Barberio (Scandale) - «risulta eccessivo» in quanto «si rischia di fornire ristoro a poche famiglie e quasi certamente a quelle più istruite». Ecco perché, è l’indicazione che dà la Cds, «si potrebbe determinare un importo massimo inferiore per ampliare la platea dei beneficiari e immaginare un criterio proporzionale rispetto all’importo massimo concedibile che tenga conto del reddito Isee».
Poi, sono state riscontrate ulteriori difficoltà per quanto riguarda sia «la modalità di presentazione dell’istanza a sportello» che «favorisce le famiglie con maggiori risorse culturali e materiali», sia «la predisposizione di un progetto personalizzato per i contributi da concedere a titolo di rimborso» che «non risponde alle finalità per il quale è stato pensato». A seguire: «Lasciare in capo all’Unità valutativa multidisciplinare e ai servizi sociali professionali la determinazione degli importi – è un’altra emergenza rilevata dalla Conferenza dei sindaci – risulta eccessivamente discrezionale soprattutto in relazione ai rimborsi per il 2022 per i quali occorrerebbe configurare dei criteri di valutazione predeterminati e resi pubblici».

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