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Cenarono a casa Pittelli: due giudici catanzaresi trasferiti a Reggio

La decisione del plenum del Csm per Perri e Scuteri che manterranno le funzioni di consiglieri di Corte d’Appello

Consiglieri della Corte di Appello di Reggio Calabria, questa la decisione del plenum del Csm per il trasferimento dei giudici catanzaresi Pietro Scuteri e Giuseppe Perri. I due magistrati, in servizio alla Corte d'Appello di Catanzaro, stando a quanto deciso da Palazzo dei Marescialli il 23 novembre scorso dovranno svolgere le loro funzioni lontano da Catanzaro per incompatibilità ambientale perché parteciparono, nel marzo del 2018, alla «cena per soli uomini» a casa dell’avvocato Giancarlo Pittelli, poi coinvolto nella maxi inchiesta Scott Rinascita. Nella delibera approvata dal Csm si evidenzia che la «Corte di Appello di Reggio Calabria registra una scopertura di organico pari al 51% dei posti di consigliere ordinario e presenta esigenze di servizio particolarmente rilevanti». Nell’ultimo concorso espletato nel giugno scorso, si ricorda nella delibera, «gli 11 posti di consigliere della Corte di Appello di Reggio Calabria sono rimasti tutti senza aspiranti».

La vicenda però è tutt’altro che conclusa. Si attende infatti che il Tar del Lazio si pronunci sul ricorso presentato dai due magistrati che hanno impugnato il provvedimento del Csm. Nel ricorso Perri e Scuteri sostengono che vi sarebbero violazioni delle norme nelle procedure che hanno portato al loro trasferimento. Innanzitutto lamentano che l'atto con cui è stata disposta la proroga della procedura a loro carico sarebbe illegittima. Nel ricorso si ricorda che il regolamento del Csm stabilisce che la «fase conoscitiva ed istruttoria debba concludersi entro sei mesi dall’apertura della pratica».

 

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