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Pizzo, (dis)continuità assistenziale, Guardia medica in balìa dei disservizi

La postazione chiusa anche domenica senza nessuna spiegazione per l’utenza. In due casi i pazienti hanno segnalato il problema ai carabinieri

Quando gli studi dei medici di base non sono operativi, chi ha necessità si rivolge alla Guardia medica. Ma, nelle ultime settimane i disservizi caratterizzano la postazione di continuità assistenziale, ubicata al pianterreno della struttura sanitaria.
Gli utenti, infatti, continuano a non trovare il medico di turno e né un foglio che ne spieghi l’assenza. Qualche settimana fa era stata addebitata alla carenza di medici, ed altre volte figura il cartello con su scritto che il medico sta eseguendo una visita a domicilio. Domenica, però, non c’era nulla; qualcuno ha dovuto rivolgersi al Pronto soccorso dello “Jazzolino”, altri hanno fatto dietrofront mentre in altre due circostanze sono stati chiamati i carabinieri della Stazione di Pizzo. In particolare verso mezzogiorno una donna straniera, per via della necessità della prescrizione di farmaci non sapeva a chi altri rivolgersi, non potendoli prendere in farmacia perché necessaria la ricetta. Subito dopo è stata la volta di un napitino che stava male, i carabinieri avevano proposto di chiamare l’ambulanza ma per non perdere tempo il paziente si è fatto accompagnare in auto da alcune persone già sul posto. Ricordiamo che alla fine di gennaio uno straniero era stato colto da malore e, dopo tre giorni a vuoto presso la postazione, aveva fatto chiamare un’ambulanza da un barista.

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