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Comune, default a Vibo? Oltre al danno... la beffa

La sentenza della Corte dei conti “annulla” quattro anni di lavoro tra verdetti di giudici e incontri al Ministero. L’iter avviato dal commissario Guetta e portato avanti dall’esecutivo Limardo. Da ripianare resta però un debito di oltre 53 milioni: ora l’incognita dei fondi

Il Municipio di Vibo Valentia

Venne approvato la prima volta dal Consiglio comunale nell’agosto 2019. Nei mesi successivi, la Corte dei Conti iniziò a chiedere conto all’Amministrazione e dagli iniziali 24.5 milioni di euro di disavanzo raggiunse i 34.6 milioni. Poi il Covid rallentò l'iter che giunse implacabile ad un anno di distanza. Il Piano di riequilibrio, strumento individuato dal commissario prefettizio Giuseppe Guetta e portato avanti dall’Amministrazione Limardo, non era sostenibile così come formulato. Bocciatura netta, senza discussione. Una decisione, quella della Sezione regionale della magistratura contabile, che sembrava aprire la strada, già nell’ottobre 2021, al secondo dissesto finanziario. Chiunque avrebbe mollato, non l’Amministrazione comunale che decise invece di ricorrere alle Sezioni Riunite della Corte dei Conti.
Nel frattempo, subentravano diversi strumenti, finalizzati ad aiutare gli Enti a rischio dissesto finanziario. Il Comune incassava (in parte lo aveva già fatto a quella data) svariati milioni di euro che avrebbero dovuto contribuire a risanarne le casse. Ma la pietra tombale sarebbe arrivata quando l’Organo straordinario di liquidazione del primo default, quello del giugno 2013, andava via lasciando un’ulteriore massa passiva da circa 18.7 milioni di euro.

 

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