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Discarica vista mare a Pizzo, quarant’anni di storia e rifiuti

In località Arcidiacono l’area con 50mila tonnellate di materiale

Una foto degli anni 80 che mostra la situazione di località Arcidiacono “sepolta” dai rifiuti

In località Arcidiacono, della “giovane” discarica sequestrata nel 2018 dalla Guardia costiera non c’è più traccia, grazie alla task force dei carabinieri, guidata dal commissario straordinario per la realizzazione degli interventi necessari all’adeguamento alla normativa vigente delle discariche abusive presenti in Italia, il generale di brigata Giuseppe Vadalà. E presto sarà pubblicato il bando per procedere alla bonifica anche della discarica più grande che occupa la stessa area demaniale, trovandosi a 350 metri dalla foce del fiume Angitola e a 50 dal mare.
Una montagna di rifiuti di diversa tipologia interrati nel, pur tuttavia suggestivo, sito vista mare. A ritardare le operazioni, c’è stata la recente scoperta di ulteriori 20mila tonnellate di rifiuti: ed oggi sale così il quantitativo (complessivamente 50mila t) oltre anche all’importo (9 milioni di euro).
Eppure già 40 anni fa il naturalista Wwf Pino Paolillo iniziava a denunciare quanto avveniva nel sito e a cominciarne a chiederne la bonifica. Oggi, la discarica è ancora là ed il professionista ci ritorna, soprattutto in merito alla destinazione dell’area una volta bonificata. Ai tempi aveva proposto la realizzazione di un parco fluviale; ed oggi rilancia, replicando la stessa proposta: «Sono contento della bonifica – sostiene – ma non mi convince molto il dopo, la connotazione che assumerà».

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