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Macellazioni senza certificati a Crotone: a processo 23 persone

Il titolare del mattatoio ha patteggiato 2 anni e 8 mesi

In 23 a processo, mentre un solo imputato ha patteggiato. Così ha deciso ieri il gup del Tribunale di Catanzaro al termine dell’udienza preliminare del procedimento nato dall’operazione “Fox” che il 3 dicembre 2020 disarticolò un presunto sistema di tracciamento falsificato del bestiame destinato al commercio che – secondo gli inquirenti - sarebbe avvenuto con la compiacenza di alcuni veterinari dell’Asp. Per loro il processo inizierà il 4 maggio davanti al Tribunale di Crotone. Ricettazione, violazione dei sigilli, accesso abusivo ai sistemi informatici, falso ideologico, abuso d’ufficio e omissione in atti d’ufficio: sono le contestazioni mosse a vario titolo agli accusati. Le indagini, in una prima fase vennero dirette dalla Procura di Crotone per poi passare ai pm di Catanzaro, perchè uno dei reati contestati – accesso abusivo ai sistemi informatici – è di competenza distrettuale.
L’attività investigativa condotta dai carabinieri dei Nas di Cosenza iniziò a giugno 2019, in seguito ad una denuncia di un veterinario dell’Asp di Crotone, che segnalò delle anomalie nelle verifiche effettuate dai suoi colleghi sugli animali da macellare.

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