Accusato di detenzione e coltivazione di piante di cannabis, imputato ottiene gli arresti domiciliari grazie all'applicazione della riforma Cartabia. In accoglimento, infatti, della richiesta dell’avvocato Giuseppe Spinelli del Foro di Lamezia Terme, avanzata sulla base della riforma Cartabia, con il consenso del pm, il gip del Tribunale di Lamezia ha applicato a un uomo lametino, imputato del delitto di coltivazione di 200 piante di cannabis e di detenzione di 16 kg di marijuana (fatti per i quali era stato arrestato in flagranza il 19 settembre 2019), direttamente la sanzione della detenzione domiciliare di un anno e quattro mesi (invece della reclusione di un anno e quattro mesi).
Si tratta di una delle prime applicazioni della riforma Cartabia, dove si prevede che le pene detentive non superiori ai quattro anni, ovviamente ricorrendo le altre condizioni di legge, possono essere sostituite con la detenzione domiciliare già in sentenza. Sull’applicabilità di tale riforma al caso di specie ha puntato la difesa, per ottenere per il suo assistito di definire fin da subito la posizione processuale con gli arresti domiciliari in conformità all’attuale cornice normativa.
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