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La proposta: “L’ospedale di Lamezia diventi Centro traumatologico”

L’ex sindacalista Salvatore De Biase mette in guardia le Istituzioni cittadine: «Rischiamo di rimanere fuori dalla riorganizzazione sanitaria»

Si sta riorganizzando la sanità calabrese, ma in questo processo che posizione avrà l’ospedale “Giovanni Paolo II”? A chiederselo sono in tanti, soprattutto dopo le preoccupazioni di Federsanità Anci Calabria che ha posto l’attenzione su alcuni processi di rimodulazione del sistema sanitario. Una posizione che viene valutata «molto opportuna» dall’ex presidente del Consiglio comunale nonché sindacalista nel comparto della sanità Salvatore De Biase, il quale osserva come la sanità post-pandemia da Covid-19 non può sopportare ulteriori tagli. Sono in fase di elaborazione i documenti riguardanti la rete territoriale e la rete ospedaliera, anche se il commissario ad acta ha sollecitato «l’opportunità di adottare gli atti aziendali nei termini di 30 giorni successivi alla data di approvazione dei relativi documenti di programmazione». Tutto questo, in attesa della nuova riorganizzazione regionale. Al momento, riferisce De Biase, «il nuovo Atto aziendale, redatto dall’attuale vertice dell’Asp di Catanzaro, è stato rinviato, e con esso gli ulteriori tagli alla sanità nel territorio di Lamezia, come ad esempio le 8 strutture nel solo Presidio Ospedaliero cittadino».

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