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Vibo Marina, il piano di recupero del Pennello è fermo. Dopo le demolizioni resta il silenzio

Il presidente del Comitato Massara chiede risposte all’Amministrazione. Preoccupa il nodo sicurezza. In 30 attendono il via libera all’acquisto

Se è vero che “una rondine non fa primavera”, è ancora inverno a Vibo Marina. E in effetti dopo la demolizione del chiosco Azzurro, per mettere ordine nel quartiere Pennello, bisognerebbe dare corpo al Piano di recupero e in primis completare le procedure di condono per le circa 30 famiglie che hanno le carte in regola per acquistare il terreno dal Comune. «Al momento – spiega il presidente del Comitato Pennello, Aldo Massara – è tutto fermo. Dopo aver consegnato i documenti avremmo dovuto procedere all’acquisto. Si parlava di circa quindici giorni, ma invece sono passati diversi mesi».

Purtroppo «se non si conclude questa procedura – aggiunge – non si può procedere con il Piano di recupero». Ma a pesare come un macigno, sulle teste dei residenti è il problema del dissesto idrogeologico e quindi dei vincoli che sono stati apposti sul territorio costiero, all’indomani della tragica alluvione del 2006. «La maggior parte del compendio – rileva Massara – rientra in zona R 4. Per altro va prima di tutto completato il sottopasso di via Stazione e credo che sia previsto un altro sottopassaggio pedonale». Ci sono, infatti, vincoli paesaggistici stringenti, che al di là del principio della massima conservazione vanno rispettati, in quanto passaggi obbligati. Ma c’è pure il problema della sicurezza, in una zona in cui sono ubicati due depositi costieri.
E allora come si potrà attuare in questa situazione complessa il Piano di recupero? Finora né il sindaco, né l’assessore all’Urbanistica si sono sbilanciati più di tanto.

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