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Debito Iva del Comune: transazione “bocciata” a Catanzaro

L’Agenzia delle Entrate non accoglie la proposta del Comune di abbattere la somma richiesta fino a 1,5 milioni. L’ente rischia un pesante esborso. La partita potrebbe chiudersi a 5 milioni

Il Comune di Catanzaro

Fumata nera per la proposta di transazione avanzata dal Comune all’Agenzia delle Entrate per abbattere il maxi-debito Iva. Nei giorni scorsi è infatti arrivato il «no» da parte della direzione regionale delle Entrate - dopo l’interlocuzione avuta dall’amministrazione con quella provinciale - al tentativo da parte del Comune di arrivare a un punto d’incontro che neutralizzasse il contenzioso in Commissione tributaria e, soprattutto, disinnescasse la “mina” milionaria. Si parla infatti di circa 10 milioni di euro che, se dovuti dall’ente nella loro totalità, finirebbero per mandare in default le casse di Palazzo De Nobili. La proposta avrebbe puntato ad arrivare al pagamento di circa 1,5 milioni di euro. Ma la direzione regionale non ha ritenuto di poter accogliere l’istanza, alla luce delle rigide norme che regolamentano la riscossione tributaria.
Ma il nodo non sarebbe rimasto del tutto irrisolto. Ci sarebbe infatti uno spiraglio per arrivare a una definizione intorno ai 5 milioni di euro, da restituire in cinque anni. Un esborso più contenuto ma, comunque, gravoso per le finanze di Palazzo De Nobili, già appesantite da un disavanzo ancora consistente, da numerosi debiti fuori bilancio, anche risalenti nel tempo, e da procedure esecutive come quella per i lavori allo stadio, per la quale sono in ballo circa 1,5 milioni.
Anche arrivando, quindi, a dover pagare 5 milioni per il debito Iva, sfrondandolo di tutti gli oneri e interessi nel frattempo accumulatisi, l’amministrazione dovrebbe sedersi e fare ben i conti al fine di individuare il percorso migliore da seguire, in quanto non è semplice trovare risorse in un’epoca di ristrettezza di fondi per gli enti locali.
Nelle settimane scorse aveva acceso qualche speranza l’adesione alla definizione agevolata per i debiti Irap 2016 accertati al termine di una procedura di verifica da parte dell’Agenzia delle Entrate che aveva rilevato debiti per 222mila euro.

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