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I "vattienti" di Nocera Terinese: sì alla tradizione, no agli imbrattamenti

Rivive a Nocera Terinese il rito del tempo pasquale

Dopo giorni di passione per l’ordinanza commissariale di divieto del secolare e identitario rito di autoflagellazione dei “Vattienti”, il giubilo dei noceresi. Che nella sostanza hanno ottenuto la concessione della ripresa della secolare manifestazione, interrotta negli anni scorsi a causa dell’emergenza pandemica. A conclusione dell’incontro tra una delegazione di cittadini i commissari straordinari, i vertici comunali hanno accolto le richieste della comunità di cui s’era fatta interprete una petizione popolare tesa al ripristino del rito per consentire ai noceresi di «riappropriarsi delle proprie secolari tradizioni legate al ciclo pasquale», favorendo così la «coesione sociale». Ufficialmente non c’è stata alcuna revoca del provvedimento commissariale di divieto, ma un’integrazione con una seconda ordinanza con la quale si dispone che la precedente, «mirante ad evitare l’indiscriminata e incontrollata pratica» di autoflagellazione, «non trova applicazione al rito dei cosiddetti “Vattienti” praticato secondo le modalità e nei limiti stabiliti all’esito dell’incontro» tenuto nel Municipio.

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