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Cropani, giro di usura ed estorsioni: la Dda sollecita 3 condanne

L’udienza in abbreviato scaturita dall’operazione Cashback

Chiesti complessivamente 26 anni di reclusione per gli imputati nel processo scaturito dall’operazione denominata Cashback, accusati di usura in concorso, estorsione ed esercizio abusivo dell’attività finanziaria, con l’aggravante del metodo mafioso. Durante la sua requisitoria, il pubblico ministero Veronica Calcagno ha chiesto al gup Antonio Battaglia la condanna a 12 anni di reclusione per Carmine Bianco, a 6 anni di reclusione per Salvatore Bianco e a 8 anni di reclusione per Santino Tropea. Gli altri due imputati Saverio e Salvatore Capicchiano hanno scelto, invece, il rito ordinario.
L’udienza, per le arringhe difensive dei legali Luigi Falcone e Raffaele Bruno, è stata fissata per il prossimo 26 maggio. L’operazione Cashback scattò il 21 febbraio dello scorso anno e fu eseguita dai carabinieri della Compagnia di Sellia Marina, sotto il coordinamento della Dda di Catanzaro. L’indagine ebbe origine un anno prima dalla denuncia di un’attività di usura ai danni di un piccolo esercente relativamente a un presunto prestito usurario, con un tasso di interesse mensile pari al 13.75% dell’importo finanziato. I gravi elementi indiziari acquisiti riguardarono ulteriori presunte vicende di prestiti usurari ai danni di altri sei soggetti che, attraversando un momento di difficoltà economica, aggravata dall’emergenza pandemica in atto, erano state costrette a ricorrere a tali canali di credito, con tassi d’interesse mensile compresi tra il 10% e il 20% del capitale.

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