Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Vibo, la provincia povera dove dominano i clan

Nella relazione della commissione Antimafia emerge la presenza e la pervasività della ’ndrangheta che si infiltra in imprese ed enti

In un sistema economico «povero e frammentato», con altissime percentuali di disoccupati e di giovani che non studiano né lavorano, i clan di 'ndrangheta del Vibonese si contraddistinguono «sia per l’impiego di strumenti di pressione di tipo collusivo e corruttivo miranti a condizionare le strutture amministrative, sia per la loro spiccata impostazione imprenditoriale, con crescente infiltrazione nelle attività economiche». È quanto si legge nella relazione conclusiva sulle attività della Commissione parlamentare antimafia nella passata legislatura pubblicata nelle scorse settimane.
L’organismo, all’esito della missione a Vibo dell’ottobre 2020, menziona tutte le cosche attive e osserva come il «lungo elenco» dia «contezza dell’estrema e singolare complessità del mondo criminale che si agita nel territorio in questione, sede di una popolazione di soli 160.000 abitanti e, tuttavia, centro d’azione di numerose famiglie di 'ndrangheta aventi propaggini operative in diverse regioni italiane ed anche all’estero». Un «groviglio di alleanze» attraverso cui i clan hanno «il controllo di tutte le attività che su quel territorio si esercitano».
L’allora Prefetto di Vibo ha segnalato criticità «preoccupanti per la loro capacità di ingenerare tensioni sociali collettive» come la chiusura definitiva dello stabilimento Italcementi, la «paventata dismissione del sito di stoccaggio di prodotti petrolchimici Eni, il dissesto finanziario di buona parte dei Comuni e della stessa Amministrazione provinciale» e, infine, il «cronico malfunzionamento delle strutture sanitarie».
Il principale problema resta comunque la «presenza radicata, capillare e pervasiva» dei clan, tanto che il Procuratore della Repubblica, «dopo essersi soffermato sulla allarmante diffusione dell’utilizzo di armi e su una recrudescenza di atti violenti, ha sottolineato la forte incidenza della criminalità organizzata su tutti gli aspetti della vita sociale, economica ed amministrativa del territorio».

Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro

Caricamento commenti

Commenta la notizia